Avere un sito responsivo (o sito responsive), ossia in grado di riconoscere la risoluzione del device multimediale utilizzato dall’utente e di adattarvisi automaticamente, è oggigiorno di vitale importanza per assicurare ai visitatori una user-experience indimenticabile.
Il boom del mobile ha fatto sì che per beneficiare di un ottimo posizionamento SEO, fossero necessarie pagine web adattabili a smartphone e tablet.
Contenuto dell’articolo:
Per spiegare ancora più precisamente il significato di un sito responsive, è opportuno citare quattro punti chiave che lo identificano al meglio:
Nell’immaginario collettivo, un sito web responsive non è altro che un sito internet tradizionale. Agli occhi dei visitatori, infatti, non si riscontrano particolari features che lo rendono unico.
Eppure, se strutturato a regola d’arte, un sito web responsivo si rivela un ottimo alleato per il tuo business, specie se fai e-commerce, visto che cela una tecnologia che rende la fruizione dei contenuti ancora migliore in base allo smartphone, al tablet, al pc o al notebook utilizzato.
Ad esempio, la lettura di un post di approfondimento, pubblicato su un sito internet di informazione, nel momento in cui la suddivisione dei contenuti è a tre colonne, risulta gradevole solo se sei collegato sul tuo pc desktop, se il sito non è responsive.
Con uno smartphone, il risultato finale tende a essere pessimo.
Lo stesso discorso risulta perfettamente valevole anche per ciò che concerne la distribuzione delle immagini. Idem per quanto riguarda la presenza dei video.
Nonostante l’evoluzione della tecnologia abbia permesso di aumentare le dimensioni dello schermo degli smartphone, talvolta potrebbe risultare per te complesso tappare su elementi troppo piccoli oppure posizionati a breve distanza.
Il suddetto problema, ovviamente, non si presenterebbe affatto, a fronte dell’uso di un pc.
Nel caso di un sito responsivo, le immagini si adattano al meglio alle dimensioni dello schermo del telefono. Ragion per cui, in qualità di visitatore, non devi perdere tempo più di tanto a fare ogni volta lo zoom.
A dettagli come quelli in oggetto, i webmaster, i titolari di un portale di e-commerce, i blogger devono prestare particolare attenzione. Se vengono sottovalutati, infatti, il visitatore, reputando la sua user-experience assolutamente negativa, esce dal sito e non vi ritorna più.
Risultato? Si finisce per perdere un follower.
Se vendi online, la cosa è ancor peggiore, perché quello che potenzialmente poteva essere un tuo cliente, non lo è più, in quanto si è già rivolto alla concorrenza.
Bastava magari prestare attenzione a quel pulsante per compilare il form, dove ti avrebbe chiesto delucidazioni su quell’articolo che tanto gli piaceva. E invece, dato che era troppo piccolo non è riuscito a cliccarci su.
Ecco perché è il caso di scegliere oggigiorno un sito responsivo.
Chi naviga online tramite smartphone e tablet, spesso lo fa in movimento.
Non potendo sfruttare la potenza del wireless domestico e, talvolta, in assenza della connessione dati mobili, tende a collegarsi alle wi-fi che trova nei paraggi. Queste, come è noto, non sempre assicurano un collegamento stabile.
Ragion per cui, è bene che le immagini siano leggere, proprio per permettere all’utente di caricare le pagine web del tuo sito internet o del tuo store online quanto più rapidamente possibile.
Questo è ciò che avviene con le immagini di un sito responsivo.
Probabilmente, a questo punto ti sarà venuta la curiosità di sapere come creare un sito responsivo. Ebbene, alla base di tutto, è imprescindibile un lavoro di responsive design, dove l’attenzione ai particolari sia ai massimi livelli.
In primo luogo, opta sempre per un template contraddistinto da un design responsive. Ce ne sono in abbondanza, ad esempio, su WordPress, il CMS per antonomasia.
Alcuni sono gratuiti, mentre altri, soprattutto quelli più professionali, sono invece a pagamento.
Ancor prima di procedere alla scelta, è il caso di controllare che il layout responsivo risulti compatibile al meglio con le varie risoluzioni delle postazioni multimediali (pc desktop, notebook, smartphone, tablet, phablet).
Nello specifico, accertati che gli utenti visualizzino al meglio l’homepage e le varie pagine web del tuo sito internet sul loro dispositivo.
Altri elementi cardine che nei siti web responsive non mancano mai sono in sintesi il distanziamento evidente tra i vari elementi selezionabili come i bottoni e i link. Il dito, infatti, una volta che è sugli schermi touch li seleziona con facilità assoluta.
Le spaziature attorno agli elementi di ogni pagina web, nei siti internet responsive appaiono generose. Ciò che ci vuole per favorire la lettura veloce.
In linea di massima, sulla posizione superiore di destra oppure di sinistra, vi è il cosiddetto hamburger menù, vale a dire l’icona con le tre righe. La sua funzione primaria è incentrata sul garantire la visualizzazione dell’elenco completo delle pagine di menù per dispositivi mobili.
Per desktop pc e per notebook, invece, si tende a ricorrere al menù con voci orizzontali. Quest’ultimo si trova solitamente ugualmente in posizione superiore.
Il ruolo del CSS e dell’HTML Responsive si dimostra imprescindibile, affinché un sito internet si dimostri mobile friendly. Nello specifico, il web designer di un sito responsive si occupa di definire al meglio i breakpoint.
Questi ultimi sono deputati a definire delle vere e proprie categorie per le varie risoluzioni del display dei devices multimediali. A ognuna delle suddette fasce vengono associate delle regole di programmazione CSS.
In riferimento al layout responsive HTML, attinente all’inserimento di contenuti testuali e di foto, c’è da evidenziare invece come non si registri alcun tipo di cambiamento.
Come mai? Il motivo è molto semplice: si tende a ricorrere a regole differenti che considerano la larghezza dello schermo dove viene aperta la pagina web.
I breakpoint selezionati in questo caso considerano le risoluzioni più diffuse degli schermi dei dispositivi e come il target di riferimento dei visitatori del tuo sito internet tende a visualizzare le pagine web.
Tanto per fare un esempio concreto, si è soliti adottare Media Queries comprese fra i 600 e i 700 pixel di larghezza a fronte di risoluzioni tipiche da smartphone; per quanto riguarda invece i monitor dei pc, non vi sono regole ferree, visto che il livello tecnologico dei monitor si è evoluto notevolmente.
Il cambio di impaginazione dipende, perciò, dalla tipologia di progetto grafico.
La differenza di fondo che si registra tra un sito responsivo ed un sito adattivo risiede nel fatto che il primo può contare su un unico layout che, però, si modifica in relazione allo spazio della finestra da cui lo sta visualizzando chi si connette.
Il browser, pertanto, si limita a mostrare il contenuto in relazione al media query stabilito nella programmazione CSS.
Nel secondo caso, invece, il server restituisce la miglior versione possibile, tenendo conto della postazione multimediale da cui si connette il visitatore. In questa circostanza, vi sono diversi temi per ognuno dei dispositivi. Si tratta, perciò, di un approccio decisamente diverso rispetto a quello precedente.
I siti responsivi appaiono in termini di struttura decisamente più leggeri in fase di navigazione. Gestirli in ottica SEO appare cosa decisamente meno complessa, perché le modifiche vengono eseguite in tempi rapidi.
I siti adattivi, invece, si addicono maggiormente a quei progetti che necessitano di layout e di content dedicati per ogni tipologia di device. Tutto ciò sia a livello di contenuto di natura testuale sia per quello di tipo multimediale.
In molti casi, però, per contenere le spese, piuttosto che ricorrere a un sito responsivo, i webmaster e i titolari di store online finiscono per trasformare il loro vecchio sito in uno di tipo adattivo, sviluppando solo in seguito una versione ad hoc per smartphone e tablet.
Il motivo di base risiede nel fatto che non è assolutamente semplice partire da un template tradizionale e trasformarlo in una versione responsiva.
A partire dalla metà del 2015, ci sono stati importanti cambiamenti in riferimento all’algoritmo di Google. Il motore di ricerca più consultato in assoluto ha iniziato a premiare i siti responsivi e a penalizzare quelli maggiormente datati.
Tutti i siti poco aggiornati e vecchi per struttura, infatti, non riescono ad adattarsi agli schermi dei dispositivi mobili.
Pochi anni fa, in molti adottavano una versione per i computer ed un’altra mobile, rigorosamente distinta, per smartphone e tablet.
Ma la presenza delle due versioni di un sito web, per i dispositivi fissi e per i mobili, può comportare penalizzazioni importanti in termini di SEO, a causa di contenuti che appaiono come duplicati.
Onde evitare di perdere importanti posizioni sui motori di ricerca, la soluzione che al giorno d’oggi va per la maggiore è senza ombra di dubbio quella che predilige l’impiego di siti web responsive.
Il fattore in questione, infatti, incide sensibilmente sul posizionamento del sito Web all’interno della SERP, tenendo conto ovviamente delle parole chiave digitate dagli utenti nel corso delle interrogazioni di ricerca.
Dopo averti presentato il significato di un sito responsive, le sue caratteristiche, come appare, le differenze che intercorrono con un sito adattivo, ci teniamo a fare in rapida carrellata, un riepilogo dei vantaggi derivanti da questa tecnologia:
Non considerare i suddetti punti di forza di un sito internet responsive potrebbe equivalere ad un autogol che, specie nel mondo del business, sarebbe bene sempre evitare.
Vero è che smartphone e tablet giocano un ruolo sempre più importante nella connessione a internet. Tuttavia, i pc desktop e i notebook conservano una quota considerevole di utilizzo.
Non puoi permetterti il lusso di focalizzarti solo sul mobile tralasciando, di conseguenza, le altre postazioni multimediali.
Ragion per cui, migliora la user experience, semplicemente puntando su un sito responsivo: la sua struttura unica, infatti, riadatta il layout di default e migliora sensibilmente la fruibilità dei contenuti, indipendentemente dal dispositivo adottato.
Per sapere se il tuo è un sito responsivo o meno, tieni conto di una cosa: se è stato creato di recente, lo è quasi certamente, perché il design responsivo è considerato oramai standard a tutti gli effetti.
Per fugare ogni dubbio e per avere la controprova decisiva, ti conviene portare a termine un comodo test. Direttamente dal tuo pc, riduci le dimensioni della finestra del browser, dopo averla agganciata con il mouse in fondo a destra.
Potrai constatare come gli elementi della pagina tendono ad adattarsi alla nuova risoluzione. Ciò vuol dire in pratica che puoi contare su un sito internet comodamente fruibile, in grado di assicurare ai suoi visitatori una user experience semplicemente impeccabile.
Bello, non trovi anche tu?
Tuttavia, ti segnalo un’ulteriore funzione avanzata che il Colosso di Mountain View ti mette a disposizione con la possibilità di testare l’ottimizzazione per smartphone e tablet del tuo sito internet.
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